Tipologie di Arco

Longbow

Il Longbow, che tradotto significa Arco Lungo è “l’arco per eccellenza” nell’immaginario collettivo, l’arco usato da Robin Hood.
Questo tipo di arco non permette prestazioni eccezionali se confrontato con gli altri tipi ora presenti sul mercato.
Originariamente esso era di costruzione dritta, lungo circa 2 metri, ricavato da una sola doga di legno di tasso, di significativo libbraggio (dalle 60 libbre in su) per uso bellico e caccia.
La sua forma può essere dritta oppure con una leggera controcurvatura dei flettenti da qui la terminologia REFLEX – DEFLEX (riflesso-deflesso). L’impugnatura sul Longbow a differenza del ricurvo deve essere consistente, non stringendo alla morte la stessa ma ferma e salda. Essendoci meno massa nel riser rispetto ad un ricurvo ed essendo l’arco quindi più leggero, le vibrazioni possono costituire “un fastidio” da qui il consiglio o quanto meno l’accortezza di usare legni pesanti (quali ebano e palissandro) e frecce “pesanti”.


Arco Ricurvo o Arco Olimpico

Questo è l’arco che permette prestazioni molto superiori pur mantenendo la forma “classica” dell’arco ed è, per ora, l’unico tipo di arco presente alle olimpiadi, da cui ne deriva il secondo nome:

L’arco olimpico è  composto da:

  1. Riser o impugnatura: elemento centrale che si impugna, in legno, lega di alluminio o carbonio su cui vengono montati i vari elementi che compongono l’arco
  2. Flettenti: elementi attivi dell’arco, sono costituiti da legno o materiali compositi quali fibre di carbonio o altro. Sono caratterizzati da due parametri: lunghezza e libraggio. La lunghezza indica la lunghezza della corda che verrà poi montata sull’arco ed è un parametro che va scelto in funzione dell’altezza dell’arciere, mentre il libraggio indica la forza con cui la freccia verrà lanciata e va anch’esso scelto in base alle caratteristiche dell’arciere.
  3. Corda: il materiale con cui è composto il filamento della corda può variare a seconda delle preferenze dell’arciere (prevalentemente si usano materiali sintetici). Nella parte centrale della corda è posizionato il serving, un filamento più spesso rinforzato dove vengono fissati i punti di incocco (punti di riferimento che indicano dove va incoccata la freccia).
  4. Stabilizzazione: elementi da montare sull’arco frontalmente che hanno l’unica funzione di assorbire le vibrazioni che avvengono a seguito del rilascio della freccia.
  5. Mirino: sistema di puntamento agganciato al riser che viene regolato a seconda della distanza del bersaglio, delle condizioni del vento (gare all’aperto) e delle caratteristiche dell’arciere.
  6. Rest: supporto dove appoggia la freccia, in modo da non farla cadere. Esso viene incollato o avvitato sul riser e “lavora” a stretto contatto con il bottone.
  7. Bottone: sistema di ammortizzamento che attenua le vibrazioni della freccia al momento dello scocco. Permette di regolare il movimento di uscita della freccia dall’arco, influendo sulla lateralità della traiettoria e la sua costanza.
  8. Clicker: elemento in genere formato da una linguetta metallica che scatta indietro al momento di rilasciare la freccia. Aiuta l’arciere ad ottenere un’azione uguale di freccia in freccia.

Altri eventuali accessori per l’assorbimento delle vibrazioni (es. gommini adesivi) sono a discrezione dell’arciere.


Arco Compound

Il compound, che tradotto significa composto è l’arco nato principalmente per la caccia, che permette prestazioni molto elevate, in dimensioni di ingombro molto limitate.


Arco Istintivo

Questo è l’arco tradizionale per eccellenza, viene usato spoglio di tutto, persino del rest. La freccia viene appoggiata su un tappetino incollato sulla base della finestra o anche direttamente sul legno.
Si utilizza il classico guantino sulla mano che tende la corda.
La corda si trattiene con l’indice sopra la cocca e il medio e l’anulare sotto.
Si traziona con l’arco e la testa leggermente inclinati e con tutti e due gli occhi aperti.
Si aggancia con il dito indice all’angolo della bocca e si sgancia dopo pochi istanti di intensa concentrazione sul bersaglio.


Arco Nudo

A differenza dell’arco olimpico, il quale è dotato di mirino e di altri accessori, la tecnica dell’arco nudo è molto più istintiva e non esiste quindi un’unica soluzione. Infatti l’arciere con il passare del tempo affina la sua tecnica in maniera personale, visto anche che la struttura scheletrica-muscolare non è uguale per tutti gli atleti.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Arco_nudo